The role of the National Judge in the European Judicial System and the Procedures of the CJEU

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Applicazione del diritto dell'Unione europea da parte del giudice nazionale
Obbligo di disapplicare la legislazione nazionale

 

Qualora non sia in grado di interpretare il diritto nazionale nel rispetto dei requisiti del diritto dell'Unione, il giudice nazionale può essere tenuto a disapplicare la giurisprudenza che rappresenta un ostacolo alla piena applicazione del diritto dell'Unione, nonché qualsiasi disposizione del diritto nazionale che sia contraria ad una disposizione del diritto dell'Unione con effetto diretto (causa C-573/17, Poplawski, par. 58, 61). Non è necessario che le parti facciano valere espressamente dinanzi ai giudici nazionali le singole disposizioni del diritto nazionale che si ritenga debbano essere disapplicate o interpretate conformemente al diritto dell'Unione. L'individuazione di tali disposizioni e lo sviluppo dell'approccio per eliminare qualsiasi contraddizione tra il diritto nazionale e il diritto dell'Unione rientrano invece nel generale obbligo, in capo ai giudici nazionali, di garantire il raggiungimento del risultato e degli obiettivi previsti dal diritto dell’Unione (parere nella causa C-254/19, Friends of the Irish Environment, par. 67 e 69). In tal modo, il principio del primato del diritto dell'Unione ha consentito di superare numerosi ostacoli procedurali derivanti dal diritto nazionale, in procedimenti basati sul diritto dell'Unione. In alcuni casi, ha portato il giudice nazionale ad applicare norme procedurali ed adottare misure in situazioni non previste dal diritto nazionale (causa C-415/11, Aziz, par. 64).

Tuttavia, sussistono fondamentali eccezioni al suddetto obbligo di disapplicare le misure nazionali in conflitto qualora l’annullamento del provvedimento sia suscettibile di creare un vuoto giuridico incompatibile con l’obbligo dello Stato membro di adottare misure di recepimento di un atto di diritto dell’Unione europea relativo alla protezione dell’ambiente (causa C-41/11, Inter-Environnement Wallonie e Terre wallonne) o ad altro interesse generale. In ogni caso, l'eventuale mantenimento degli effetti di tali atti può durare solo il tempo strettamente necessario per porre rimedio alla violazione constatata (causa C-24/19, A e altri () e à Nevele).

Esempio:
Nella causa C-411/17, Inter-Environnement Walloniee Bond Beter Leefmilieu Vlaanderen, la CGUE ha riconosciuto che la sicurezza dell'approvvigionamento di energia elettrica dello Stato membro interessato fosse altresì un elemento di carattere prioritario. La Corte ha tuttavia precisato al tempo stesso come considerazioni relative alla sicurezza dell'approvvigionamento di energia elettrica potessero giustificare il mantenimento degli effetti di misure nazionali adottate in violazione degli obblighi derivanti dal diritto dell'Unione, solo qualora gli effetti di tali misure fossero annullati o sospesi e sussistesse una minaccia reale e grave di perturbazione dell'approvvigionamento di energia elettrica dello Stato membro interessato, la quale non potesse essere affrontata con altri mezzi o alternative, in particolare nell'ambito del mercato interno dell’energia.