C-Indicazioni per la protezione delle acque e approccio combinato agli scarichi
La WFD prevede anche controlli sulle emissioni e standard di qualità (articolo 16, paragrafi 6 e 7). Un concetto importante della Direttiva quadro sulle acque (a cui fa riferimento anche lo IED) è quello di standard di qualità ambientale, ossia "la concentrazione di un particolare inquinante o gruppo di inquinanti nelle acque, nei sedimenti o nel biota che non dovrebbe essere superata per proteggere la salute umana e l'ambiente" (articolo 1, paragrafo 35). Se tale norma richiede condizioni più severe di quelle che risulterebbero dall'applicazione dei controlli delle emissioni previsti, devono essere stabiliti controlli delle emissioni più severi (articolo 10, paragrafo 3). Se più di uno degli obiettivi si riferisce a un determinato corpo idrico, si applica quello più severo (articolo 4, paragrafo 2), in virtù del requisito di un elevato livello di protezione. Ai sensi dell'articolo 16, la Commissione deve proporre un elenco di sostanze prioritarie che presentano un "rischio significativo per l'ambiente acquatico o attraverso di esso" e di sostanze pericolose prioritarie; tale elenco deve essere aggiornato almeno ogni quattro anni. La decisione 2455/2001/CE ha stabilito il primo elenco di 33 sostanze o gruppi di sostanze prioritarie che è stato aggiunto alla WFD come allegato X. Ai sensi dell'articolo 17, il legislatore dell'UE deve anche adottare misure specifiche per prevenire e controllare l'inquinamento delle acque sotterranee.
Gli obiettivi specifici di qualità che consentono di caratterizzare i corpi idrici riflettono sia la prevenzione dell'inquinamento sia la ricerca di un "buono" stato delle acque, con alcune sfumature per le acque superficiali e per le acque sotterranee (1).
L'inquinamento delle acque sotterranee, da un lato, è oggetto della Direttiva 2006/118/CE sulla protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento e dal deterioramento . Dall'altro lato, la strategia relativa all'inquinamento delle acque superficiali è stata definita nella Direttiva 2008/105/CE relativa a standard di qualità ambientale nel settore della politica delle acque
che mira a ridurre progressivamente lo scarico di alcuni inquinanti, tra cui, ma non solo, le "sostanze prioritarie" elencate nell'Allegato X della WFD, e a interrompere o sopprimere progressivamente lo scarico. Il primo elenco di sostanze ai sensi della direttiva 2008/105/CE è stato adottato nel 2015 (decisione di esecuzione (UE) 2015/495 della Commissione). Questo elenco è stato aggiornato nel 2018, nel 2020 e nel 2022 con la decisione di esecuzione (UE) 2022/1307 della Commissione
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Inoltre, un "approccio combinato" mira a controllare gli scarichi delle fonti puntuali e delle fonti diffuse (2).