Ulteriore giurisprudenza sulla VIA (selezione)
Tra l'intero corpus del diritto ambientale dell'UE, la direttiva VIA è quella a cui si riferisce il maggior numero di sentenze della Corte di Giustizia Europea.
Nel 2013, la Commissione Europea ha pubblicato una raccolta della giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea in merito alla valutazione dell'impatto ambientale, che è stata poi aggiornata nel 2017. In questa sezione saranno esaminati solo i casi che riguardano i principi generali della direttiva VIA, in quanto i casi rilevanti per particolari parti del processo VIA e le relative disposizioni sono già stati menzionati nelle sezioni precedenti del modulo di formazione.
La CGUE, in uno dei primi casi sostanziali riguardanti l'interpretazione della direttiva VIA, ha stabilito come dalla formulazione della direttiva si possa dedurre un suo esteso ambito di applicazione e un'ampia finalità. Tale assunto è stato ulteriormente rafforzato da altre sentenze.
La Corte di Giustizia Europea ha anche valutato, in una serie di casi, il diritto dei singoli a far valere l'applicazione la direttiva VIA. A tal fine, la Corte ha ritenuto che, laddove si imponga agli Stati membri l'obbligo di perseguire un determinato comportamento, l'efficacia della direttiva sarebbe ridotta se, da un lato, venisse impedito ai singoli di farvi ricorso in giudizio e, dall'altro, fosse impedito ai giudici nazionali di prenderla in considerazione nella valutazione sull'esercizio del potere discrezionale del legislatore nazionale in sede di attuazione della stessa direttiva. Nell'effettuare tale valutazione, dunque, il giudice nazionale può prendere in considerazione le disposizioni della direttiva VIA al fine di verificare se il legislatore nazionale si sia mantenuto nei limiti del potere discrezionale previsto dalla direttiva.