Introduzione
La criminalità dei rifiuti è una grave e crescente minaccia per la qualità dell'ambiente, l'integrità degli ecosistemi e la salute umana. Tale fenomeno pone in discussione le economie legittime e lo stato di diritto. Con il progredire della legislazione ambientale, che richiede misure di controllo dell'inquinamento più severe, i costi di compliance aumentano. Questo ha fatto sì che l'industria dei rifiuti diventi un settore di grande rilevanza economica, in cui la criminalità - nel tentativo di ridurre i costi - sfrutta le disuguaglianze regionali come il diritto del lavoro, la debole legislazione ambientale e la capacità delle forze dell'ordine, per ricollocare le attività criminali dove il rischio di detenzione è minore. Dato che il settore dei rifiuti è un settore non globalmente omogeneo, con asimmetrie rilevanti tra diversi paesi in termini di legislazione, politica, cultura, conoscenza e consapevolezza,
la criminalità dei rifiuti è un fenomeno a basso rischio e ad alto profitto, che è in costante aumento ed espansione.
I reati relativi ai rifiuti si riferiscono al commercio, al trattamento o allo smaltimento dei rifiuti in violazione della legislazione ambientale internazionale o nazionale, causando danni o rischi per l'ambiente e la salute umana. Le condotte illecite possono consistere in violazioni amministrative (ad es. in caso di mancato rispetto dei requisiti di autorizzazione), nonché in vere e proprie violazioni del diritto penale (ad es. inquinamento ambientale doloso). Alcuni materiali di scarto sono particolarmente vulnerabili alle attività criminali legate ai rifiuti, come i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), mentre per ciascuno di essi esistono alcune collocazioni geografiche specifiche per lo svolgimento di attività illecite. Indicativamente, secondo il rapporto delle Nazioni Unite "The State of Knowledge of Crimes that Have Serious Impacts on the Environment", esse sono: la Cina per la plastica e la carta; il Ghana, la Nigeria, l'Egitto, la Somalia e il Senegal per i rottami di auto ed elettrodomestici; il Burkina Faso, il Ghana, il Senegal, la Cina, l'India e il Vietnam per i RAEE; la Tunisia, l'India, l'Albania, gli Emirati Arabi per i rifiuti tessili. Inoltre, in base al recente rapporto INTERPOL, i rifiuti da costruzione e demolizione dell'industria automobilistica rappresentano la quota maggiore di rifiuti nelle discariche illegali, mentre i RAEE sono prevalenti nelle spedizioni illecite, seguiti dai rifiuti metallici e dai rifiuti dell'industria automobilistica.