Procedure della Corte di giustizia
La procedura di rinvio pregiudiziale: Validità degli atti dell'UE
La procedura di rinvio pregiudiziale si riferisce inoltre alle questioni sulla validità degli atti dell'UE (art. 267 TFUE). Se dinanzi a un giudice nazionale sussistono argomenti fondati in merito alla nullità di un atto di diritto dell'Unione, quest'ultimo è tenuto a sospendere il procedimento e sottoporre alla Corte una domanda di pronuncia pregiudiziale sulla validità dell'atto. I giudici nazionali non possono mai prendere una decisione definitiva in conflitto con il diritto dell'UE, a meno che la CGUE non l'abbia dichiarata invalida (causa 314/85, Foto-Frost; causa C-461/03, Gaston Schul Douane-expediteur, par. 15-25, causa C-344/04, IATA e ELFAA, par. 27-32).
La CGUE ha più volte giustificato l'approccio restrittivo alla posizione dei ricorrenti privati nei ricorsi di annullamento facendo riferimento all'idea di un "sistema completo di rimedi" creato dal TFUE (causa C-294/83, Les Verts/Parlamento, par. 23). Secondo la Corte, tale sistema è completo perché un atto dell'UE può essere impugnato sia con un'azione diretta ai sensi dell'articolo 263 del TFUE, sia con il procedimento pregiudiziale ai sensi dell'articolo 267 del TFUE.
Pertanto, è molto importante che il giudice nazionale utilizzi il rinvio pregiudiziale sulla validità degli atti di diritto UE per fornire al pubblico interessato un ampio accesso alla giustizia in materia ambientale e per garantire un'effettiva tutela giurisdizionale.
Esistono diversi esempi in cui il procedimento di rinvio pregiudiziale è stato utilizzato per contestare, direttamente o indirettamente, la validità degli atti comunitari in materia ambientale.
Nella causa C-293/97, Standley, il giudice nazionale ha sollevato la questione circa la validità della direttiva nitrati; nelle cause riunite C-313/15 e C-530/15, Eco-Emballages, il giudice del rinvio francese ha posto la questione, se la Commissione avesse oltrepassato i suoi poteri esecutivi includendo le bobine come imballaggio nella specifica direttiva …; e nella causa C-281/16, Vereniging Hoekschewaards Landschap, il Consiglio di Stato olandese ha richiesto alla Corte di pronunciarsi sulla validità di una decisione esecutiva della Commissione ai sensi della direttiva habitat. In quest’ultimo caso, peraltro, la Corte ha in ultima analisi ritenuto che la Commissione avesse esorbitato il suo potere discrezionale.