Legislazione sulla qualità dell'aria

SCHMUCKBILD + LOGO

INHALT

BREADCRUMB

Il rapporto tra la Direttiva 2008/50 e le altre normative UE
Altre normative

 

A seguito di altri accordi internazionali, l'UE ha vietato e limitato una serie di inquinanti organici persistenti, perché questi potrebbero essere trasportati oltre i confini internazionali e persistere nell'ambiente. La legislazione dell'UE viene regolarmente aggiornata e contribuisce alla riduzione dell'inquinamento atmosferico causato da questi inquinanti.

Per il cadmio, il mercurio e il nickel, l'UE ha adottato misure per limitarne l'uso nei prodotti; per il mercurio è stato deciso un divieto quasi totale di esportazione. Queste misure riducono l'uso di questi metalli nei prodotti e quindi indirettamente anche le loro emissioni nell'aria. Inoltre, dal 2005, l'UE ha influenzato anche la progettazione di prodotti che consumano energia, come elettrodomestici, computer o lampade. Il concetto alla base di questo approccio è quello di ridurre il consumo di energia e, con questo, anche di evitare l'emissione di inquinanti atmosferici. Lo stesso risultato viene raggiunto con le disposizioni sul risparmio energetico degli edifici che cercano di ridurre il consumo di energia. Più in generale, le diverse misure dell'UE per aumentare l'efficienza energetica e risparmiare energia che hanno come primo obiettivo la riduzione dei costi e la diminuzione delle emissioni di gas serra, hanno come effetto collaterale anche la riduzione delle emissioni di inquinamento atmosferico. La stessa conclusione vale per la promozione delle fonti di energia rinnovabili: mentre il suo obiettivo principale è quello di ridurre la dipendenza dalle importazioni di energia e di lottare contro i cambiamenti climatici, le fonti di energia rinnovabili causano meno emissioni di inquinanti nell'aria rispetto al petrolio, al gas o al carbone e quindi determinano una riduzione dell'inquinamento atmosferico.